Problemi alla prostata: quali sono, come si verificano, come prevenirli e curarli

La prostata ha il compito principale di produrre il fluido seminale che si mescola allo sperma e lo fa scorrere nel pene durante l’eiaculazione, e ciò ne fa il punto nevralgico ed emotivo della vita sessuale maschile. Ma quali problemi possono colpire questo organo? Come prevenirli o curarli?

La prostata ingrossata

Quando si parla di prostata ingrossata, si intende una condizione medica di natura non cancerosa, in cui vi è un aumento del volume della ghiandola prostatica, ed è nota anche come ipertrofia prostatica benigna. Essa è sicuramente fastidiosa, anche se non mortale, e si valuta che a soffrine sia la metà degli uomini over 60, oppure il 90 % degli over 85.

Questo problema può provocare difficoltà nell’urinare, nonché il bisogno impellente di farlo, bruciori durante la minzione e raramente anche sangue nelle urine. E’ anche vero che ci sono uomini che, tuttavia, non presentano questi sintomi o solo alcuni. Ancora oggi, le cause di tale condizione non sono note, ma si suppone che possa essere un problema di natura ormonale, in quanto colpisce uomini che superano i 60 anni di età.

Altri fattori che possono provocare l’insorgenza di tale problema, possono essere una predisposizione genetica, il sovrappeso, il diabete, delle malattie cardiovascolari ed una vita sedentaria.

E’ necessario, quindi, recarsi dal medico per diagnosticare la patologia, attraverso degli specifici esami, come l’esplorazione rettale digitale della prostata o l’uroflussometria, che misura il volume di urina durante la minzione. Una volta diagnosticata, il dottore può sottoporre il paziente ad un trattamento farmacologico, come gli alfa-antagonisti o gli inibitori della 5-alfa-reduttasi.

C’è anche la possibilità che si debba ricorrere all’intervento chirurgico, se la terapia con i farmaci risulta inefficace o se i sintomi sono rivelanti. In questo caso sono cinque le tecniche per cui optare, ovvero:

  • l’adenomectomia prostatica, che prevede di incidere l’addome per asportare la parte in eccesso nella prostata;
  • la TURP, in cui bisogna infilare un particolare strumento, il rettoscopio, nell’uretra, e permette al chirurgo di trovare ed asportare le parti in eccesso;
  • la TUNA, che consiste nell’usare un altro tipo di rettoscopio, che emette delle onde radio in grado di distruggere il volume in eccesso nell’organo;
  • la TUIP, ovvero l’ncisione transuretrale della prostata, che permette di ridurre il volume ingrossato della prostata, anziché sezionarlo;
  • la TUMT, nella quale si usa un elettrodo permette di distruggere la parte in eccesso nella prostata.

La prostatite

Una patologia che colpisce gli uomini al di sotto dei cinquant’anni, sessualmente attivi, è la prostatite, un’infiammazione della ghiandola prostatica, che colpisce circa dal 30 al 50 % della categoria di uomini citati. La causa di questa patologia è di origine batterica, ma può essere provocata anche da cattive abitudini adottate nel proprio stile di vita, come il fumo, o a dei disturbi gastrointestinali.

Tra i suoi sintomi ci sono l’irregolarità nell’urinare, sensazioni di bruciore durante la minzione, il dolore pelvico, l’iperpiressia, l’eiaculazione precoce, l’impotenza, l’infertilità e l’incontinenza. Se, poi, l’infiammazione è di origine batterica si possono manifestare anche febbre, brividi, dolori nella zona genitale e nella parte bassa della schiena, frequenza nell’urinare (in particolare di notte) o dolori muscolari.

Come per la prostata ingrossata, il medico per diagnosticare il problema deve sottoporre il paziente ad esami che prevedano l’esplorazione rettale. Il trattamento da adottare, varia a seconda del tipo di prostatite. Per quella batterica, è necessario assumere farmaci e/o integratori e modificare la propria alimentazione. Se, invece, la causa è la sindrome cronica dolorosa del pavimento pelvico, sono necessari non solo i farmaci e i cambiamenti nella dieta, ma anche bagni caldi, l’assunzione di molti liquidi, il drenaggio della prostata o infiltrazioni nella prostata o nei nervi pudendi.

Disintossicare l’organismo

Oltre a questi problemi appena citati, anche altri possono colpire l’organo della prostata, ed alcuni possono sfociare anche nel tumore. Tuttavia, ci sono dei metodi per prevenire questo problema, ed uno di questi è il disintossicare l’organismo. Per la prostata, si può anche optare per la depurazione anche nelle fasi iniziali di una cura, ed essa prevede otto punti importanti, ovvero:

  • la depurazione completa, che inizia con il digiuno, e per sapere per quanti giorni seguirlo è necessario consultare il medico;
  • il drenaggio linfatico, in quanto il sistema linfatico permette all’organismo di espellere le scorie dal fegato e dai reni, e ciò prevede non solo digiunare, ma anche massaggiare e drenare le ghiandole;
  • i rimedi omeopatici, che possono rafforzare e disintossicare la prostata;
  • la purificazione dentale, in quanto le carie ai denti possono provocare infiammazioni dei tessuti ed in alcuni casi arrivano anche alla prostata;
  • il massaggio alla prostata, che può essere eseguito da un professionista ma anche dal proprio partner;
  • la chelazione, una procedura che consiste nell’iniettare un farmaco;
  • la microacqua, ovvero un tipo di acqua da assumere, che presenta un PH alto;
  • l’acqua formante, che ha più un effetto benefico a livello psicologico.

Mantenere in salute la prostata

Prevenire è sempre meglio che curare, e ci sono vari modi per mantenere in salute la prostata. Una delle prime cose da fare, dopo i cinquant’anni, è fare almeno una volta all’anno una visita urologica, soprattutto se si è dei soggetti a rischio, in quanto si hanno precedenti familiari di cancro o altre patologie alla prostata.

Da non trascurare anche la propria dieta, che deve essere sempre sana ed equilibrata. In particolare, per la prostata, è bene mangiare cibi antiossidanti, ricchi di vitamina A ed E, e sali minerali come zinco, selenio e manganese, come carote, germe di grano, olio di oliva, noci, carne, fegato e cereali integrali. Da evitare, invece, insaccati, piatti troppo speziati, birra, superalcolici, caffè, pesci e formaggi grassi, crostacei e molluschi. E’ bene anche bere almeno due litri di acqua al giorno.

Anche un’attività sessuale regolare ha effetti benefici, mentre al contrario una lunga astinenza può causare infezioni. E’ bene anche evitare, durante i rapporti, di praticare il coito interrotto, perché provoca fenomeni di reflusso.

L’attività fisica non è da meno, nell’apportare benefici al corpo, visto che permette ai muscoli di non atrofizzarsi e migliora la circolazione. E’ bene, quindi, muovere, anche per usare meno mezzi a due ruote come scooter o biciclette, che possono provocare infiammazioni all’organo, se usati troppo a lungo.