Lo stalking ed il profilo dello stalker: cosa ne dicono gli esperti?

Lo stalking è un argomento di cui si sente parlare sempre di più. Purtroppo aumentano i casi di persone che subiscono molestie da questi individui e che a volte diventano vittime della loro ossessione malsana. Non sorprende, infatti, che lo stalking è a tutti gli effetti un reato, anche se troppo spesso le vittime che denunciano il loro molestatore non vengono ascoltate. Il primo passo da fare, quindi, è informarsi sul problema dello stalking, in modo da non farsi trovare impreparati. Ma come si fa a capire quando si è vittima di stalking ed esiste un profilo per riconoscere uno stalker? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Che cos’è lo stalking? Ecco la definizione completa

Per stalking si intendono una serie di atteggiamenti che un individuo tiene nei confronti di un’altra persona, affliggendola con la sua presenza indesiderata, perseguitandola e suscitando in lei stati di paura e di ansia. Lo stalking non è un comportamento da prendere alla leggera, anzi è una vera e propria patologia, e infatti si chiama anche sindrome del molestatore assillante. Proprio per il carattere invadente e potenzialmente pericoloso di chi pratica stalking, la vittima può rivolgersi alle autorità e denunciare o querelare il molestatore entro il termine di sei mesi dall’ultimo atto persecutorio.

Il profilo dello stalker: così si può riconoscere

Lo stalker spesso è esso stesso una vittima di eventi che lo hanno reso quello che è. Gli psicologi più esperti, infatti, sono riusciti a tracciare un vero e proprio profilo dello stalker. Solitamente lo stalker è un individuo infelice, che non ha avuto un’infanzia felice. Spesso si tratta di individui che venivano ignorati, e che da adulti sviluppando questo comportamento mirato alla ricerca di continue attenzioni. Si è evidenziato anche come lo stalker sia un individuo fortemente insicuro che magari subisca denigrazioni in pubblico, da coetanei o dalla sua stessa famiglia. Proprio per questo lo stalker sceglie la sua vittima con cura. Deve essere qualcuno su cui potersi valere, su cui diventare aggressore e rifarsi delle aggressioni che ha subito durante la sua vita. Per via di questo meccanismo, spesso lo stalker non si rende conto di esserlo, è convinto anzi di essere nel giusto e di avere il diritto di fare quello che fa.

Tipologie di stalker e cosa fare quando sei la vittima

Gli studi psicologici sono riusciti a identificare anche diverse tipologie dello stalker. Si può avere a che fare con il respinto, il classico ex che non si rassegna alla fine della relazione, oppure con il rifiutato, che vuole farla pagare all’oggetto del suo interesse. Sono tra i più pericolosi insieme al predatore, colui che vuole arrivare a una molestia fisica sulla sua vittima, e al bisognoso d’affetto, in quanto tende a interpretare la gentilezza come la richiesta di un rapporto sentimentale. L’ultima categoria è quella del corteggiatore incompetente, un individuo che diventa quindi invadente e fastidioso. Come capirete bene, l’argomento è molto delicato e fortemente pericoloso. Se vi sentite pedinati, se vi arrivano chiamate o messaggi strani, se vede qualcuno che si apposta sotto casa vostra, vi diffama o compie atti vandalici verso le vostre proprietà, non aspettate a denunciare alle autorità competenti.